20 aprile 2015

- Dove abbonda la nostalgia -

Mi manco. Mi manco.
Diceva Paolo.
Oh Dio, quanto mi manco.
Quelle notti da solo, quel silenzio,
quelle chiacchiere con me stesso…
Mi mancano.
Quel tempo. Quel che fui.
Chi sono? Non sono più chi ero.
Non so più chi sono.
Chi sono adesso?
Dov’è quell'altro?
Mi manca. Mi manco.
Quel sorriso che ero in grado di regalare.
Quel trascorrere. Quel ritmo.
Il mio proprio ritmo.
Mi manca. Pensava Paolo. 
Però non cambiava. Non cambia. Non cambierà.
È rimasto, rimane e rimarrà in questo posto.
Dove gli manca l’aria, lo spazio, la libertà.
Dove gli mancano le ale. Dove abbonda la nostalgia.
Almeno, ogni tanto, si permette dei momenti per fantasticare.
E allora si sente diverso. Ribelle. Vivo.
Si sente lui.
Mi manco. Mi mancherò tanto.

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